venerdì 30 luglio 2021

Tempo di salpare

Vorrei andar via. Salpare per mari sconosciuti. Distendere le vele come si distendono le braccia al cielo in cerca di un abbraccio.
Mi sembra di essere rimasta intrappolata in una sorta di labirinto senza uscita, almeno in apparenza. Il vivere si è fatto difficile, aspro, a tratti scoraggiante. Ci sono momenti in cui avverto profondamente l'inutilità di continuare. Mi aggrappo al mio Dio e piano piano mi calmo, razionalizzo, cerco di non gettare all'aria le conquiste fatte, di non arrendermi.
A tutti i problemi pregressi si è aggiunta una grave situazione familiare. E' piovuta dal cielo come la grandine in agosto. Inaspettata, terribile. Improvvisamente è cambiato tutto, per il mio piccolo nucleo familiare. Ci siamo sentiti tutti fragili, impauriti, smarriti. Sensazioni che ben conosce chi si è trovato e si trova di fronte ad una di quelle malattie talmente tanto terribili che si evita persino di nominarle.
I contraccolpi sono stati intensi, ancor più amplificati dalla mia situazione personale. Sono aumentati i sintomi dell'ansia che, nel contempo, ho dovuto imparare a gestire per fornire un minimo di supporto emotivo. Sicché mi sono resa conto che stavo dando l'impressione di una persona sostanzialmente tranquilla e con i nervi saldi, quando dentro mi si era aperta una voragine oscura.
E' un periodo bruttissimo, iniziato lo scorso anno, amplificato dalla pandemia, dalla confusione di notizie sul virus, dal mio trasferimento in un posto che mi ha regalato l'ansia e gli attacchi di panico di cui ancora soffro. Ho certezza che, da qualche parte, esista la luce, la fine di questo incubo che sembra volerci ingoiare tutti.
Ho fatto interessanti scoperte su me stessa, questo devo riconoscerlo. La vita, in qualche modo, mi ha messo per l'ennesima volta con le spalle al muro per farmi capire di ritornare a me stessa. Per farmi comprendere che non è compiacendo gli altri che si cresce, ma ascoltando se stessi malgrado chi vorrebbe tirarci per la giacchetta da tutte le parti. Non mi sono mai conosciuta bene. Ho finito per fare cose che "pensavo" di volere, in realtà così non era.
Adesso ho solo voglia di lasciare. Partire. Salpare per quei mari che non ho mai esplorato. Sono stanca dell'immobilità e delle abitudini. Ci sono cose che non ho visto, paesaggi, città, borghi, mari, monti, fiori. Non è mai troppo tardi. Non solo per partire, ma anche per non aver più paura.